La razionalizzazione delle società regionali partecipate è un obiettivo storico del M5S da anni che vede, dopo anni di battaglia politica, la sua realizzazione. Certo il centro-destra poteva lavorare meglio. Sono molte le critiche che abbiamo mosso alla nuova società e sono legate all’assenza di un piano industriale e di una rigorosa base tecnico economica della fusione. Ci preoccupa molto anche la tutela del personale delle tre società e abbiamo ottenuto che quello eventualmente in esubero sia ricollocato nei centri per l’impiego. Per Aria auspichiamo una vera fusione e monitoreremo che non diventi l’ennesimo carrozzone costoso e ingestibile. Le società che si fonderanno sono state fin qui totalmente resistenti al cambiamento e legate a doppio filo ai gruppi politici che le controllano. Non basta insomma la volontà di riformare perché le società funzionino, ma occorre interrompere il meccanismo clientelare che spesso muove queste aziende.
In ogni caso l’approvazione dei nostri ordini del giorno migliora di molto la struttura e la robustezza del provvedimento garantendo tutela per il personale delle società che andranno a fondersi, ma al tempo stesso impone a Regione di fare delle scelte tra la gestione in outsourcing di alcuni servizi e la gestione interna. Con l’approvazione del nostro ordine del giorno la dismissione dei rami di azienda non strategici, la predisposizione di un piano sulla valutazione dei carichi di lavoro dei dipendenti e il ricollocamento del personale eventualmente in esubero a potenziamento dei centri per l’impiego abbiamo posto le basi per avere una società snella, efficiente ed efficace nella gestione delle attività di centrale acquisti di Regione Lombardia. ARIA è una società che alla sua nascita avrà almeno 25 dirigenti con inevitabili duplicazione nelle mansioni. La rotazione degli incarichi ed eventuali ricollocamenti sono attività che sono inevitabilmente necessarie.
