Il Presidente dell’ACI dice che se Liberty Media la società che organizza i Gran premi di Formula Uno non abbassa le pretese economiche non firmerà nessun accordo. Quindi che la gara di Formula Uno a Monza rischia di saltare per l’esosità delle pretese economiche degli organizzatori. In sostanza ribadisce quello che sostengo da tempo: la Formula Uno è un business che pagano i cittadini e non un qualcosa che va a vantaggio delle comunità. Un circo in cui pochi guadagnano e tanti sono costretti a pagare. Ora anche il Presidente dell’ACI dice le stesse cose. Tra l’altro oltre al contributo economico di 5 milioni che ogni anno la Regione riconosce ad ACI per organizzare la gara, ci sarà da mettere mano al portafoglio per gli adeguamenti che la pista di Monza deve fare per essere in regola con le normative di sicurezza. E si parla di altre decine di milioni di euro che non ha senso spendere. Liberty Media non vuole la gara a Monza perchè ci guadagna troppo poco. Forse è il caso di prenderne atto e di spendere i soldi dei lombardi in modo migliore rispetto ad una manifestazione che costa troppo e che arricchisce solo qualcuno. Ma forse la politica non ha il coraggio di guardare in faccia alla realtà. E allora il Presidente di ACI mette le mani avanti e rilascia l’intervista di cui sotto dato che si trova tra due fuochi: la politica che vuole tenere il Gran Premio a qualsiasi costo perchè è fonte di consenso elettorale pagato a caro prezzo con le nostre tasse, e le pretese di Liberty Media che rischiano di far saltare i conti di ACI. Benvenuto su questa terra Presidente Sticchi Damiani.
