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SIGLATO L’ACCORDO COI MEDICI: UN PASSO IN AVANTI. MA LA DIREZIONE E’ QUELLA GIUSTA?

E’ finalmente stato stipulato l’accordo tra la Regione Lombardia e la Federazione dei Medici di Base. Si può definire come un passo in avanti nella direzione sbagliata. Se da un alto è stata accolta una delle nostre richieste circa lo stanziamento di maggiori risorse per quanto riguarda le associazioni dei medici e quindi la possibilità di avere studi associati e di pagare un infermiere e una segretaria, ci si augura che gli interventi sulla telemedicina e sulla presa in carico della cronicità non siano che un primo passo verso qualcosa di meglio. Non vorremmo per esempio che la telemedicina venga considerata un qualcosa di appannaggio del solo medico di famiglia. La telemedicina permette di diagnosticare a distanza talune patologie. La diagnosi deve essere di competenza del medico specialista, ma l’esame può essere effettuato anche da un infermiere. Non dobbiamo rischiare di dare far passare il messaggio per cui la telemedicina è una competenza esclusivamente del Medico di Medicina Generale, ma anzi occorre che questo strumento sia più di altri di competenza degli infermieri in modo da lasciare ai medici l’attività di diagnosi e cura di cui sempre più ha bisogno la nostra popolazione. Ci si augura che sulla telemedicina la Regione si ponga obiettivi più ambiziosi. Imbarazzante la presa in carico del paziente cronico. La Regione non è in grado di uscire da quello che è un fallimento e che corre il rischio di privatizzare completamente la sanità lombarda. La presa in carico del paziente cronico deve essere di competenza delle ATS in collaborazione con i Medici di Medicina Generale e deve vedere la loro cura principalmente tramite strutture pubbliche e solo in caso residuale presso la sanità convenzionata. Se non ci si pone questo ambizioso obiettivo rischiamo veramente di chiudere gli ospedali e di passare definitivamente al modello di sanità americano.

admin

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