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SVILUPPARE LE FARMACIE DI SERVIZIO CON L’INFERMIERE PER MIGLIORARE LA MEDICINA TERRITORIALE

Nell’ambito del Documento Economico Finanziario Regionale, sono state approvate due proposte del M5S che, oltre ad aver incontrato il favore della Giunta regionale, potrebbero rappresentare un buon inizio per riaffermare l’importanza della sanità pubblica e una maggiore attenzione rispetto alla medicina territoriale.

La prima indicazione approvata è stata quella di andare nella direzione di cercare di valorizzare gli Ospedali pubblici che abbiano i requisiti per ottenere il riconoscimento di IRCSS ad attivare tale percorso. Il riferimento è ovviamente all’Ospedale San Gerardo di Monza per cui è stata accolta la mia proposta ed è in corso il riconoscimento. Dopo tanti anni di basso profilo per la sanità pubblica si tratta di una inversione di tendenza che fa ben sperare per il futuro.

L’indicazione, invece, di sviluppare la farmacia di servizi valorizzando la figura dell’infermiere ha una indubbia funzione di migliorare la medicina territoriale. Tra l’altro questo coincide anche in un momento in cui si torna a discutere sulla necessità che le farmacie di proprietà di società di capitali abbiano la maggioranza delle azioni in mano a soci farmacisti. Il problema non è quindi una avversione verso il privato, ma verso coloro che vedono la salute come un business, come le grandi multinazionali o le società quotate.

La sanità per quanto possibile deve essere più vicina al cittadino e le farmacie con la presenza di un infermiere possono fare la differenza in molti quartieri o territori.

Con la progressiva riduzione del numero dei medici di medicina generale un significativo apporto da parte delle farmacie con la presenza di un infermiere può essere di significativo sollievo alle esigenze dei nostri cittadini.

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