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DOPO UN ANNO E MEZZO ARRIVA UNA RISPOSTA SUL CORBERI DI LIMBIATE

In data 17 gennaio 2020 ho ricevuto una risposta ad una interrogazione formulata in data 19 giugno 2018. Non è un errore di battitura, ma è la realtà. Un anno e mezzo per rispondere ad una interrogazione sul presidio del Corberi di Limbiate. Insomma nella sanità lombarda le liste di attesa non sono solo per le visite ma anche per avere le informazioni. Dalla risposta si legge che il Presidio Corberi di Limbiate, sorto nel 1962, non è attualmente una struttura accreditata e come tale è definita come “atipica” in quanto fuori sistema. Immagino che siano anche fuori sistema gli impianti delle relative palazzine ormai vetusti e forse da mettere a norma. In ragione di quanto detto, “la Regione, a seguito di specifiche valutazioni e approfondimenti, con DGR n. XI/1046 del 17 dicembre 2018 (“Regole 2019”) – punto 6.12. (Presidio Corberi di Limbiate) ha dato mandato all’ASST di Monza di emanare d’intesa con l’ATS della Brianza e la Direzione Generale Welfare, un bando ai sensi dell’art. 183, comma 15 del D.Lgs. n. 50/2016, per la realizzazione di un progetto di fattibilità volto alla riqualificazione del Presidio Corberi, da destinarsi a sede di qualificati servizi sanitari e/o sociosanitari”.

Se per rispondere alla mia interrogazione hanno impiegato un anno e mezzo, proviamo ad immaginare il tempo che impiegherà la Regione per l’elaborazione di “un’ipotesi progettuale”.

Nel frattempo i costi di gestione di questa struttura “al di fuori delle tipologie di offerta del sistema sanitario e sociosanitario”, “non vengono rilevati nei flussi delle prestazioni sanitarie, ma sono complessivamente appostati nel bilancio dell’ente pubblico di riferimento, al momento attuale la ASST di Monza”.

Evidentemente stiamo parlando di una situazione che è sfuggita di mano, e che, nel caso volessi approfondire con dovizia di particolari, visti i tempi di risposta, dovrei ricevere il mandato a vita perché forse nemmeno nella prossima legislatura vedremo non dico la soluzione, ma nemmeno il tentativo di abbozzarla. Quello che a questo punto mi preme visto le vicende organizzative che interessano la ASST di Monza e la costituenda ASST della Brianza, è che tale “tegola” non cada in testa a coloro che si dovranno già occupare del non facile avvio del nuovo assetto organizzativo brianzolo e del costituendo IRCSS San Gerardo di Monza. E’ bene che la vicenda del Corberi, visto che è completamente fuori dal contesto normativo, sia gestita direttamente dalla DG Welfare di Regione Lombardia senza transitare nella nuova organizzazione. Visto che i ritardi non sono di certo imputabili alle direzioni territoriali, ma alla direzione Welfare (prova né sia il ritardo con il quale è stata data la risposta), non si deve addossare questa “croce” a chi sta agendo al meglio per il proprio territorio, senza “appioppare” quelle che sono delle potenziali grane da risolvere. Che di utilizzare il “project financing” per riqualificare il Corberi si occupi direttamente la Regione Lombardia con tutti gli oneri, responsabilità e onori del caso liberando di questa incombenza la costituenda ASST della Brianza.

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