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ACCORDO A2A CON AEB: SOSPENDIAMO OGNI DECISIONE E ANCHE LE GARE PER I BACINI ATEM

In un momento drammatico per la storia mondiale nei consigli comunali brianzoli si decide sull’accordo tra AEB e A2A, segno del completo disallineamento della politica con i problemi reali non solo della gente comune ma dell’intero pianeta. Non solo la politica non ha saputo darci una sanità che fosse vicina alle nostre esigenze con la medicina territoriale, ma in questo momento privilegia accordi di natura finanziaria quando nel Mondo si muore senza sapere nemmeno lontanamente a quanto ammontano le vittime di questa guerra al virus (del resto nemmeno in Lombarda lo sappiamo). Dobbiamo pensare che la vita dopo il COVID 19 sarà diversa e che le priorità politiche ed economiche siano ben diverse. L’accordo A2A con AEB ci è stato detto che risponde all’esigenza di farsi trovare preparati per le gare ATEM (le gare per la gestione del gas in ambiti ottimali). Poco importa se su 177 ambiti solo 2 sono stati fino ad ora aggiudicati in Italia e in totale le gare pubblicate sono 28. L’Antitrust con un parere del 19 novembre 2019 chiedeva al MISE e alle Regioni di attivare dei commissari ad acta per l’avvio delle gare. Ritengo che in questo momento non solo non sia una priorità l’avvio di queste gare, ma che l’assetto complessivo del settore debba essere rivisto garantendo l’autonomia dei territori. Non mi interessa di risparmiare 0,5 cent al metro cubo sul metano ma perdere un’azienda storica come AEB. Quello che in oltre cento anno hanno creato i brianzoli deve restare ai brianzoli specie in un momento in cui occorre riflettere sul nostro modello di sviluppo. Occorre che le gare ATEM siano sospese per almeno 12 o 24 mesi al fine di verificare se ci sono ancora le condizioni per esempio che sono alla base del Trattato UE come la libera circolazione delle merci, capitali e servizi. In questo momento non ci sono e non è dato sapere quando torneranno. Perché dobbiamo svendere i nostri gioielli in questo momento di grande incertezza? E’ una perdite secca per il territorio che non avrà più una grande realtà industriale nella gestione dei servizi pubblici locali. Abbiamo pagato duramente una riforma sanitaria che si è inchinata di fronte ai grandi ospedali privati. Non lasciamo la Brianza asservita ancora agli interessi milanesi e dei grandi gruppi di quotati in Borsa, ma riprendiamoci il nostro territorio. Sospendiamo ogni  decisione sull’accordo A2A con AEB fino a quando la situazione sarà più chiara a livello politico e macroeconomico.

 

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