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A FIANCO DEI LAVORATORI DELLA SANITA’ PRIVATA PER RILANCIARE QUELLA PUBBLICA.

Davanti a tutte le Prefetture lombarde (ma anche in tutta Italia) il 24 agosto le OO.SS. manifestano per il rinnovo del contratto collettivo della sanità privata senza aggiornamenti da 14 anni. Gli imprenditori privati della sanità portavano in barca l’ex Presidente Formigoni ma si guardavano bene dall’incrementare gli stipendi dei dipendenti degli ospedali privati. Ora i “prenditori” della sanità privata, vorrebbero che il 50 % dell’aumento salariale fosse finanziato dalle Regioni. Ovviamente la Lombardia ha già dato il suo consenso dato che qui vige la piena equiparazione tra sanità pubblica e privata nel senso che la politica sanitaria viene decisa dal privato che da sempre ha i suoi rappresentanti politici in giunta e in consiglio regionale. Che poi quando non sono più rieletti vanno direttamente nei consigli di amministrazione del Gruppo San Donato. Al momento il rinnovo del CCNL sanità privata è bloccato in quanto AIOP non avendo certezza di ricevere i fondi pubblici ha fatto saltare le trattative. Ma sicuramente i “padroni” della sanità privata agli yacht che navigano verso i paradisi fiscali non hanno rinunciato. Dato che è sacrosanto che i dipendenti della sanità privata abbiano le stesse condizioni giuridiche economiche dei lavoratori pubblici ho proposto che l’accreditamento sia subordinato all’applicazione per quanto compatibile del CCNL della sanità pubblica. Ma ovviamente la Regione non accetterà mai questa condizione perchè farebbe perdere troppi soldi agli amici “predoni” della sanità privata. Così propongo che se proprio Regione vuole dare dei soldi ai dipendenti della sanità privata che faccia inserire in busta paga una voce “contributo di Regione Lombardia per la sanità pubblica” e di conseguenza inizi un percorso di pubblicizzazione del servizio sanitario regionale. Quel contributo sarà da considerare un anticipo sull’acquisto delle strutture ospedaliere private qualora i “prenditori” decidano che il business della sanità non è abbastanza profittevole e decidano di abbandonare il settore. Ci si augura che questo possa avvenire presto in quanto 9 miliardi di fatturato delle sanità privata su 19 miliardi del totale della Lombardia sono un elemento destabilizzante del sistema politico lombardo. In centro america c’era la United Fruit a dettare la linea politica. Qui abbiamo il Gruppo San Donato e l’AIOP.

 

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