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LE CASE DELLA COMUNITÀ SERVIRANNO PER LA CURA O PER IL GUADAGNO IN LOMBARDIA?

Nel PNRR si identifica la figura dell’infermiere di comunità come “la figura chiave della struttura” della Casa della comunità. Quindi ci si aspetterebbe che la figura avesse voce in capitolo nella gestione della Casa della comunità.
E invece la proposta di legge regionale assegna la possibilità di gestione della Casa della comunità alle strutture private convenzionate, o in alternativa ai medici di medicina generale, tramite la modifica degli articoli 8 e la previsione che “la gestione può essere affidata ai medici di medicina generale anche riuniti in cooperativa”.
Insomma, la Casa della comunità viene vista come un’occasione di business da affidare ai soli San Donato e Humanitas, o al massimo alle cooperative di medici, in modo da tenersi buona una lobby molto importante e avere la loro approvazione sulla proposta di riforma.
Mi chiedo per esempio perché non si possa prevedere che le cooperative siano aperte agli infermieri. Forse perché sono cooperative di medici da migliaia di soci che assomigliano più a una multinazionale che ad una società di persone.
Noi proporremo che al massimo chi gestisce la Casa della comunità sia chi ci lavora dentro, come avviene nelle cooperative di lavoro.
Tutto il resto è business e lucro sulla nostra salute.

admin

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