NEL BILANCIO COMUNALE NON CI SONO 10 MILIONI DI IMU DI BRIANZACQUE

Situazione paradossale se non drammatica, vista la penuria di risorse per le casse comunali, nei rapporti tra il Comune e la Brianzacque, società che gestisce l’acquedotto di Brugherio.
La Brianzacque (che è di proprietà dei Comuni brianzoli) ha accantonato ben €  10.396.504 per l’IMU dovuta al Comune previa “l’acquisizione del parere del legale che evidenzia il rischio di soccombenza probabile”.
Il Comune ha richiesto la somma indicata ma non ha inserito l’intera somma nel Bilancio Comunale. Gli uffici comunali sostengono che “non è stato registrato a consuntivo 2016, stante la mancanza del requisito di entrata certa, liquida ed esigibile”. I principi contabili approvati dal Ministero in data 04 agosto 2016 prevedono invece che le somme possano essere iscritte a Bilancio dal momento dell’emissione dell’avviso di accertamento. Al limite gli importi devono essere iscritto nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. Nei documenti di Bilancio e nelle relazioni non si menziono mai nulla di tutto ciò. Eppure è una somma che non può passare inosservata.  Tra l’altro a interpellanza presentata in Consiglio ad ottobre 2016 la risposta è stata evasiva.
Ora visto che la Brianzacque ritiene probabile la soccombenza (certificata persino dalla Società di Revisione), per evitare che i tempi lunghi dei Tribunali e magari qualche condono rendano il pagamento dell’IMU a rischio, ho proposto una mozione per transare sull’importo e iscrivere già nel corrente bilancio l’incasso di diversi milioni da destinare alla sistemazione degli edifici scolastici e della relativa didattica.
La mozione è stata respinta in quanto il Comune non ha cognizione dei nuovi principi contabili. Ho così deciso di scrivere ai revisori dei conti del Comune per avere chiarimenti circa il comportamento del Comune.