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IL CONSIGLIO REGIONALE NON RISPETTA LE NORME SULLA SICUREZZA SUL LAVORO IN MATERIA DI FORMAZIONE E SORVEGLIANZA SANITARIA

Al fine di accertare con esattezza le violazioni poste in essere dal Consiglio regionale della Lombardia in materia di sicurezza sul lavoro – e, in particolare, circa l’applicazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, relativamente alla formazione obbligatoria e alla sorveglianza sanitaria del personale dei gruppi consiliari –, ho depositato un esposto alle competenti autorità. In ordine di tempo, la prima segnalazione circa le citate violazioni è stata inoltrata all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in data 24 luglio 2018: con essa si chiedeva, segnatamente, «un’adeguata verifica di quanto esposto in modo che ad un eventuale sopralluogo dell’Ispettorato del Lavoro non debbano essere comminate sanzioni». A seguito di sollecito del Movimento 5 Stelle, in data 11 febbraio 2019 è stata fornita una prima risposta, del tutto evasiva nella sostanza. Il 18 febbraio 2019, inoltre, il Consiglio regionale diramava un comunicato stampa nel quale asseriva la piena conformità del proprio operato alle disposizioni di legge: tale comunicato non è mai stato smentito pur avendo il Consiglio regionale ufficiosamente compreso e riconosciuto la gravità della situazione. Pertanto, a fronte del silenzio del Consiglio e della necessità che non vi siano “zone franche” per cui le violazioni di legge non vengano punite come previsto, occorre che le competenti autorità intervengano al fine di sanzionare e sensibilizzare su come sia possibile che una tale importante attività sia sfuggita al controllo di un organo che ha tra le sue funzioni anche quella di legiferare nella specifica materia in questione.

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