Nella legge di semplificazione non c’è traccia di un intervento circa la sanità lombarda eppure di cose né avremmo molte. A cominciare dalla equiparazione che viene fatta nella legge regionale tra sanità pubblica e privata unico caso italiano. L’esito di questa equiparazione è stato che la sanità privata, che si è concentrata nelle attività più remunerative, ha potuto generare ingenti profitti che sono stati investiti in attività estere e per la parte realizzata in Regione Lombardia determinando l’ospedalizzazione della sanità lombarda. La sanità privata investendo in attività ospedaliere al fine di massimizzare il proprio profitto ha finito con l’emarginare la sanità pubblica ad un ruolo subalterno per attività poco remunerative. Prova né sia che gli IRCSS su di un totale di 19 solo 4 sono pubblici. E gli IRCSS beneficiano di ingenti finanziamenti pubblici oltre che di una maggiorazione tariffaria del 20 %. Ecco perché non ci sono IRCSS pubblici ma sono quasi tutti i privati in Lombardia. La marginalizzazione della sanità pubblica e l’ospedalizzazione si è compiuta a spese della sanità territoriale e della prevenzione che sono delle sconosciute in Lombardia. L’obiettivo politico della completa privatizzazione del sistema sanitario lombardo viene tecnicamente effettuato con la funzione di contrattualizzazione degli enti accreditati alle ATS. In questo modo la Regione perde ogni capacità di negoziazione e di programmazione, dovendo subire gli esiti della trattativa tra le singole ATS e i grossi gruppi sanitari internazionali. Questa emergenza ha reso evidente come le ATS siano un inutile nodo burocratico che allungano la catena di comando con spreco di risorse. Nessun piano pandemico realizzato e nessun controllo sulle RSA è stato eseguito dalle ATS. Forse è il caso di semplificare la catena di comando e di modificare le funzioni delle ATS. Questo il senso di un ordine del giorno presentato per la discussione della legge di semplificazione circa l’attribuzione dell’attività di contrattualizzazione della sanità privata direttamente a Regione Lombardia.
