Ho presentato la proposta di legge parlamentare in oggetto al fine di introdurre una disciplina normativa che riconosca la legittimazione ad agire in giudizio ai soggetti eletti all’interno delle assemblee comunali, provinciali e regionali nei soli procedimenti giurisdizionali amministrativi. La legittimazione ad agire costituisce una condizione dell’azione diretta all’ottenimento di una qualsiasi decisione di merito; in particolare, consiste nell’accertare se l’attore assuma la veste di soggetto che ha il potere di chiedere la pronuncia giurisdizionale volta a ottenere un’utilità e un vantaggio concreto personale. L’attuale disciplina, infatti, non consente ai consiglieri comunali, provinciali e regionali di costituirsi in giudizio per difendere le posizioni dei cittadini da cui sono stati direttamente eletti. Tramite il riconoscimento di una legittimazione ad agire sarebbe possibile garantire la tutela degli interessi diffusi, che non sono ascrivibili né tra quelli generali o pubblici, né tra quelli relativi ai soggetti privati tutelati dal diritto civile. In questo modo, si andrebbero a sanare una serie di lacune relative all’azionabilità di alcune scelte amministrative, colmando un vuoto normativo relativo alla mancanza di una previsione di legge in materia di tutelabilità degli interessi diffusi.